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26 ottobre 2010 2 26 /10 /ottobre /2010 13:49

Henk Helmantel nasce nel 1945 a Westeremden, nei Paesi Bassi, dove nel silenzio della campagna realizza da più di 40 anni i suoi dipinti. Nei primi anni Helmantel dipinge in uno stile impressionistico, eseguendo contemporaneamente anche opere realistiche che si distinguono per una resa della materia piuttosto notevole. In particolare quest’ultime sono ben accolte dalla critica e stimolano Helmantel a proseguire su questa strada.

 

Negli anni settanta Helmantel concentra gli oggetti ancora al centro della rappresentazione, mentre solo nel decennio seguente emerge gradualmente quell’espressione particolare che oggi si defi nisce lo stile-Helmantel: il soggetto della composizione comincia ad estendersi orizzontalmente, arrivando ad occupare quasi l’intera tavola, mentre il piano pittorico progressivamente si appiattisce.

 

Se la luce omogenea illuminava prima l’intera composizione, ora produce una decisa contrapposizione chiaroscurale che rivela una netta separazione tra l’oggetto principale e quelli secondari. Sul piano stilistico Helmantel si concentra sulla linea, sulla disposizione cromatica e spaziale. In ampie zone della rappresentazione procede con rapide e ampie pennellate, mentre altre parti vengono elaborate minuziosamente, producendo quella suggestione di pittura raffi nata.

 

L’opera di Helmantel, molto apprezzata sia a livello nazionale sia all’estero, è stata premiata con alcuni importanti riconoscimenti, tra cui soprattutto, nel 2008, l’importante premio nazionale, Kunstenaar van het Jaar 2008 (Miglior artista dell’anno 2008).

 

DAGLI SCAVI ALLA TELA L’opera di Henk Helmantel è costituita soprattutto da interni di chiese romaniche e nature morte con frutta e oggetti antichi. L’artista, paziente collezionista di opere d’arte e di antiquariato, s’ispira spesso per le sue composizioni a bronzi e a vasi cinesi antichissimi, al vetro romano dei primi secoli o a oggetti religiosi tardo medievali, tutti presenti nella sua collezione privata. Essi sono i veri protagonisti delle sue composizioni. In una pittura tutta contemporanea sono testimoni di un tempo remoto. Nella pittura di Henk Helmantel antichità e pittura s’incontrano, si tolgono secoli di polvere e si restituisce colore e dignità ad oggetti che, nel loro silenzio eloquente, testimoniano un passato che si fa prossimo. Dagli scavi alla tela si recupera un tempo che sembrava perduto per Chiesa di San Nicola a Monnickendam, 1988 sempre. Contemporaneo ed eterno, frutta fresca e oggetti usurati, un contrasto che però non disturba, reso possibile da un sapiente equilibrio che, insieme a grazia e serenità, connota la composizione helmanteliana. Il senso estetico che lo spettatore incontra nelle nature morte di Helmantel è anche al centro dei dipinti che raffi gurano interni di chiese in cui si riconosce quell’atmosfera che già ispirò Pieter Saenredam, una serenità tipica delle chiese romaniche o protogotiche. Gli interni di chiese di Helmantel sono interpretati da uno sguardo contemporaneo che vi percepisce un profondo senso religioso, quella stessa sacralità che aleggia ancora oggi tra le mura delle chiese antiche.

 

RECENSIONI

MARJOLEIN DE VOS in “Dagli scavi alla tela”, catalogo in vendita alla mostra. “E ora, che ti sei fermato, e il tuo sguardo si fa più attento, percepisci quanto quella luce silenziosa e calma sia veramente tale. Non è una luce nostalgica, che intenerisce o una luce che unisce tutti quei piccoli vetri in un unico grande abbraccio. No, ogni oggetto risulta indipendente e nello stesso tempo parte integrante della composizione. Ed è in quella sua specifi ca collocazione che attira il nostro sguardo, richiama l’attenzione su di sé. La luce non scintilla in tanti punti diversi del vetro, essa spinge alcuni oggetti un po’ più sullo sfondo, nell’ombra, e tira in primo piano altri, dentro di sé; la luce ordina gli oggetti e li estrae. Il tempo passa, tutto si logora, noi spariremo. Ma in una luce ferma, ecco, là vi sono per sempre i vetri, per sempre quella ciotola, per sempre quel contenitore. L’eterno è quiete. Questo è ciò che si vede nelle opere di Henk Helmantel.” DIEDERIK KRAAIJPOEL in “Dagli scavi alla tela”, catalogo in vendita alla mostra. Dalle opere di Helmantel non si sente provenire nessun chiacchierio allegro; si tratta di un mondo serio, statico che si trova in un equilibrio perfetto. Ogni cosa ferma al suo posto. L’arte di HelContenitori di bronzo per cibo e vino cinesi, 2008 mantel è studiata, distaccata, quasi un sollievo.

 

DIEDERIK KRAAIJPOEL in “Dagli scavi alla tela”, catalogo in vendita alla mostra. Dalle opere di Helmantel non si sente provenire nessun chiacchierio allegro; si tratta di un mondo serio, statico che si trova in un equilibrio perfetto. Ogni cosa ferma al suo posto. L’arte di Helmantel è studiata, distaccata, quasi un sollievo.

 

Informazioni

 

Museo Archeologico San Lorenzo
Via San Lorenzo, 4 (angolo Via Gerolamo da Cremona)
Tel. 0372 / 407775

Orario Apertura:
Da martedì a venerdì 9.00 - 13.00
anche pomeridiano solo per gruppi e su appuntamento
sabato, domenica e festivi 14.00 - 18.00

E' possibile prenotare visite guidate al museo e alla mostra
Tel. 0372 / 407775 (Museo Archeologico)
Tel. 0372 / 22633 (Bookshop)

Ingresso:
Biglietto intero 5 Euro
Biglietto ridotto 4 Euro
Gruppi da 15 persone prezzo ridotto. Bambini fino a 6 anni ingresso gratuito.

Il biglietto d’ingresso dà diritto alla seconda consumazione omaggio presso Caffè Impero di Piazza della Pace dove è allestita la Mostra di Giclée di Henk Helmantel

Mostra di giclée di Henk Helmantel
9 ottobre - 8 dicembre
Hotel Impero, P.zza della Pace 21, Cremona
Tutti i giorni 12.00 - 20.00, ingresso gratuito
Mostra promossa da Montag Inediti
Dal 9 dicembre la mostra Henk Helmantel - Mostra di Giclèe si sposta alla libreria del Convegno, Corso Campi 72, Cremona

 

( Fonte: www.montaginediti.it)

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